Emil vive con sua madre in un bunker sotterraneo. La Terra, devastata da una catastrofe globale, è ostile e popolata da orribili creature affamate di carne umana. Gli ultimi sopravvissuti vagano senza speranza tra le macerie delle città, alla ricerca di cibo e salvezza. Le uniche fonti disponibili di nutrimento sono campi di succosi frutti viola, i floricarne, che miracolosamente prosperano nella polvere e nella cenere.
In un giorno come tanti Emil esce dal bunker per raccogliere qualche frutto, ma viene attaccato da un branco di asag grigi. Sta per soccombere quando dal nulla spunta un uomo, uno straniero, il cui volto è celato da un casco giallo, e lo salva usando armi che nessun altro sopravvissuto possiede.
Da quel momento nasce un’amicizia che si scontra con la diffidenza della madre e con i sogni e i desideri di un ragazzino cresciuto troppo presto in una realtà grigia e priva di punti di riferimento. Tutto cambia quando lo straniero chiede a Emil di lasciare il bunker per aiutarlo a trovare un mitico luogo dove c’è cibo in abbondanza, aria pura e… il sole.
Inizia così un pericoloso viaggio alla scoperta del mondo esterno e del significato più profondo delle parole crescere e sopravvivere.
Ascolta l'intervista da parte di Alfonso Zera nella rubrica "Parola all'Autore!"